FUTURISMO: gilet, fiori e colori

Il 20 febbraio 1909 su Le Figaro viene pubblicato, da Filippo Tommaso Marinetti, il Manifesto del Futurismo (perché va bene che Milano all’epoca era la città italiana più moderna…ma se devi annunciare al mondo la nascita del nuovo movimento artistico…anche Milano ti sembra provinciale e quindi scegli un grande quotidiano con respiro internazionale e vai a Parigi!)

Manifesto Futurista su Le Figaro 1909

Le idee futuriste puntano a cambiare il mondo. Tutto ciò che c’è nel mondo, a partire dalle piccole cose. Dalla moda all’arredamento, dalla cucina alla musica. Via tutto quanto sa di vecchio. Viva il colore e la follia!

Gli artisti futuristi, serissimi a vedersi, in realtà abbinavano ai vestiti classici dell’epoca, calzini spaiati a righe colorate e sotto quelle giacche nere…ecco i loro meravigliosi gilet coloratissimi!

Ed ecco le nostre versioni!

Fedele Azari nel 1924 pubblica  La flora futurista ed equivalenti plastici di odori artificiali

Basta coi fiori naturali
Dobbiamo ormai constatare la decadenza della flora naturale che non risponde più al nostro gusto.
I fiori sono rimasti monotonamente immutabili attraverso i millenni della creazione a delizia dei multiformi romanticismi di tutte le epoche e come espressione del cattivo gusto nei più banali decorativismi.
Oggi, ad eccezione di alcune specie tropicali a grande sviluppo da noi poco conosciute, essi lasciano completamente indifferenti od arrivano anzi ad urtare la nostra sensibilità futurista dal punto di vista plastico e coloristico.
D’altra parte la letteratura e la pittura contemporanea non hanno ancora smesso di farne largo abuso con le più trite immagini e coi più stucchevoli soggetti.

Creazione di una flora plastica futurista
Stabilito ormai che i fiori fornitici dalla natura non ci interessano più, noi futuristi per rallegrare, vivificare e decorare i nostri quadri e i nostri ambienti abbiamo iniziato la creazione di una flora plastica
originalissima
assolutamente inventata
coloratissima
profumatissima
e soprattutto inesauribile per la infinita varietà degli esemplari.

Nel 2003 alle Galerie Nordenhake di Berlino è stata proposta una fedele ricostruzione dei fiori progettati dai futuristi.

Ricostruzione del Giardini futurista, 2003, Nordenhake gallery

Ho quindi chiesto ai miei studenti di pensare, progettare e realizzare, il loro giardino futurista: coloratissimo, eterno e a prova del mio pollice nero!!!

2 thoughts on “FUTURISMO: gilet, fiori e colori

  • 2 Luglio 2022 at 18:46
    Permalink

    Bella idea pure questa…io di solito faccio fare i costumi futuristi, proverò con i fiori e i gilet

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    • 3 Luglio 2022 at 7:37
      Permalink

      Uh bello anche far progettare tutto il vestito…ma perché no?! Per chi vuole un voto più alto in cambio di un impegno maggiore!

      Reply

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