IL CANOVA RIVISITATO: Paolina Borghese Bonaparte

Paolina Borghese Bonaparte, sorella di Napoleone, viene ritratta da Canova nelle vesti di Venere vincitrice (o come diciamo noi in classe “nelle S-vesti” visto e considerato che è parecchio svestita!).

E’ una scultura neoclassica commissionata all’artista direttamente dal marito di Paolina, il principe romano Camillo Borghese (che la strapagò: ben 6000 scudi!). La bellezza e, pare la fedeltà all’originale, della statua suscitò subito un certo scalpore ma venne comunque molto apprezzata: il marmo levigato in modo perfetto, la posa classica, la bellezza idealizzata tanto in linea con lo stile greco romano…e soprattutto una Paolina al massimo del suo successo, determinarono il successo di quest’opera.

Tramontata l’epoca napoleonica la statua venne però molto criticata e giudicata eccessivamente  volgare nella sua nudità.

Insomma non c’era più Napoleone da celebrare, nel frattempo la stessa modella era invecchiata ed anche un po’ acciaccatella,  temendo critiche ed impietosi confronti fu la stessa Paolina a chiedere al principe Borghese di nascondere la statua in cantina (dopo che per anni i servitori si eran fatti pagare da chiunque volesse entrare a palazzo per vedere “la sorella di Napoleone nuda e bellissima”).

Ho chiesto ai miei alunni di terza media di non porre limiti alla loro sfrenata fantasia…

Il compito richiedeva di ambientare una piccola fotocopia dell’opera di Canova facendole di  fatto variare misure, materiali, utilizzo.

Ne abbiam viste di tutti i colori: dalla povera Paolina trasportata in discarica, alla statua diventata ciondolo di una collana, decorazione da acquario, tatuaggio su muscolosi bicipiti, soprammobile in una cameretta…ma  non sono mancate ambientazioni particolari che prevedevano proprio bislacchi trasporti (via mare, terra, aria) della statua neoclassica . In parecchi casi però la ritroviamo in ambienti museali o incorniciata come se fosse un dipinto, al centro di intricati zentangle o utilizzata come immagine pubblicitaria!

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