La gioconda di Leonardo … rivisitata !

La Gioconda di Leonardo è probabilmente l’opera d’arte più famosa al mondo…

Da sempre, in arte e in  pubblicità, viene rivisitata, ricreata, modificata… il gioco non sarà certo una novità ma i risultati son sempre nuovi e spesso molto divertenti.

La tavola che propongo ai miei alunni (generalmente in seconda media, abbinata al rinascimento in storia dell’arte e a Leonardo ma a volte anche in terza media sia in parallelo con Dalì che con Duchamp o Botero), è una tavola che definisco “folle e rilassante”, un gioco dove tutto è permesso, lo scopo è stupire e divertire.

Una piccola raccolta di immagini precede o segue il lavoro…(dalle pubblicità storiche  alle pubblicità progresso ma anche opere d’arte di grandi artisti che han fatto questo gioco prima di noi)

Fornisco loro la fotocopia di un disegno semplificato della Gioconda originale, stampa leggera, quasi un’ombra così che possano poi o lavorarci direttamente sopra oppure decidere di tagliare e modificare il disegno e il corpo a loro piacimento.

La richiesta base è una sola: mantenere volto e possibilmente mani, per il resto…libero sfogo alla fantasia!

Nel corso degli anni mi son così trovata di fronte a Gioconde-Marilyn, o Gioconde-giapponesi…ma anche Harrypotterizzate, utilizzate come nuovo logo di Starbucks…di volta in volta adattata alla moda del momento (vedi le annate con la MonnaLisaGoku o quella con dentini da vampiro da far invidia a Twilight!) o semplicemente rivestita.

A volte la cornice completa il racconto della nuova vita di questa Lisa…altre volte rimane semplice contorno…la tecnica è libera e comprende matite colorate, pennarelli, tempere, bianco e nero, collage ecc…

La Gioconda è viva e muta forma, tempo,  vestiti, colore e significato assieme a noi…va in discoteca o al fast food, finisce in una puntata dei simpson o si traveste da liceale in biblioteca, è egiziana, rapper, killer…al trucco o sul wc…rimane comunque e sempre la Monna Lisa e i nostri piccoli Leonardo…si divertono un mondo (e non mi par poco…).

 

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