La camera ottica

La camera ottica

La camera ottica è un’invenzione antica, antichissima…che però riesce a stupire ancora oggi i miei alunni quando la vedono, dal vivo, la prima volta!

Camera ottica di Canaletto, Museo Correr, Venezia
Camera ottica di Canaletto, Museo Correr, Venezia

In classe parliamo di camera ottica quando scopriamo la nascita del vedutismo nel 1700.

In pieno Rococò va di moda il grand tour, in pratica una lunga vacanza in giro per l’Europa, per completare la crescita dei giovani ricchi rampolli aristocratici.

Tra la fine della scuola e l’inizio della vita lavorativa infatti troviamo un gran movimento di turisti privilegiati che, non essendo ancora state inventate le cartoline, richiedono come ricordo del loro viaggio, dei quadri con paesaggi visitati (spesso da arrotolare e spedire a casa durante il percorso…ecco perché spesso le vedute sono di piccolo formato), nasce così il vedutismo.

I maggiori pittori vedutisti sono il già citato Antonio Canal detto Canaletto, suo nipote Bernardo Bellotto, ma anche Luca Carlevarijs, Francesco Guardi e Giovanni Paolo Pannini

https://it.wikipedia.org/wiki/Canaletto
Santa Maria Formosa, Canaletto

Ricordate sempre che non tutte le vedute dell’epoca sono affidabili come vere e proprie fotografie…

Andava infatti di moda anche il capriccio, paesaggi inventati ma  credibili, spesso con rovine pittoresche oppure con accostamenti improbabili di edifici realmente esistenti ma geograficamente distanti.

La meta preferita del grand tour è ovviamente l’Italia, soprattutto Venezia,  Roma, Napoli con  il Vesuvio e la Sicilia (comodissima questa per poter vedere anche l’arte greca senza dover necessariamente arrivare fino in Grecia).

Ma come venivano realizzati questi paesaggi? Con un aiutino…

La camera ottica, appunto.

Il primo a parlarne è addirittura Aristotele ma anche Leonardo ne progetta un modello che possiamo vedere nel Codice Atlantico (in questo caso si tratta proprio di una “stanza” ottica) ma la studierà anche Daniele Barbaro (sì sì quel Barbaro della Villa Barbaro a Maser di Palladio e decorata dal pittore Paolo Veronese).

La camera ottica è in pratica la trisavola delle nostre macchine fotografiche. Pensateci… senza questa invenzione non potreste nemmeno farvi i selfie!

In una stanza completamente buia…ma buia buia eh…se facessimo un foro nel muro (foro stenopeico) scopriremmo con stupore che l’immagine illuminata all’esterno verrebbe automaticamente proiettata sulla parete opposta al foro in modo piuttosto preciso anche se capovolto. E ricalcarla…sarebbe un attimo!

foro stenopeico
foro stenopeico

La stessa idea viene anche ai maggiori vedutisti del 1700…Canaletto, Bellotto (suo nipote) ma anche a van Wittel (padre di Vanvitelli, l’architetto che costruì la Reggia di Caserta).

Ma girar per calli veneziane con una camera ottica a dimensioni reali non sarebbe stato molto comodo…ecco quindi che i nostri vedutisti si dotano di versioni ridotte di questo miracoloso marchingegno.

In qualche caso si servono di una “cameretta” trasportabile (seppur con l’aiuto di forti braccia), in altri casi invece ne realizzano una versione davvero piccola e leggera come quella ancora conservata al Museo Correr di Venezia di proprietà di Canaletto.

camera ottica semitrasportabile
camera ottica semitrasportabile

La camera ottica è formata da una scatola, una lente e un tubo, uno specchio e un vetro sul quale potersi appoggiare per ricalcare, con pazienza e rapidità, il paesaggio prescelto e…la luce del sole (al buio o in penombra tutto il procedimento  diventa impossible).

camera ottica
camera ottica

Canaletto riesce così a rappresentare la sua Venezia con una incredibile attenzione ai particolari, tanto che ancora oggi, qualche volta, sono state utilizzate le sue opere in caso di restauro di quegli stessi palazzi da lui perfettamente dipinti. Questo pittore generalmente realizzava una serie di ricalchi dei paesaggi, piccoli fogli che accostati davano poi la veduta finale. Per non perdere tempo (e non perdere la luce), si limitava a disegnare in bianco e nero (ma annotava con cura i colori da utilizzare in seguito, in studio, durante la realizzazione dell’opera finale in dimensioni maggiori).

camera ottica semitrasportabile
Serie di 4 fogli per un’unica veduta, Canaletto

 

Nel laboratorio di falegnameria abbiamo provato a riprodurre una piccola camera ottica in scala

L’immagine ottenuta è piccina (in pratica poco più grande della lente utilizzata), piccola immagine che ha però provocato grande stupore: senza elettricità, senza cavi, senza computer…abbiamo visto il mondo a colori e in movimento così come lo aveva visto Canaletto e ci è venuta voglia di continuare a sperimentare (il prossimo passo infatti sarà un prototipo più grandino da poter realmente utilizzare per ricalcare le…vedute milanesi che circondano la nostra scuola, la  Trevisani Scaetta).

 

Se siete ancora curiosi…

Passando vicino  a  Parma dovete assolutamente fare una capatina a Fontanellato.

Nella Rocca Sanvitale infatti nel 1800 il conte Giovanni Sanvitale ha voluto ricreare, nel torrione sud, una camera ottica vera e propria, attualmente è l’unica di quell’epoca, in Italia,  ad essere ancora perfettamente funzionante!

Alle Gallerie d’Italia a Milano, nel 2016, c’è stata una bellissima mostra dedicata proprio a Canaletto, Bellotto ed altri vedutisti…

se ve la siete persa potete godervi un buon riassunto  e vi riporto direttamente un filmato molto semplice ma chiaro sulla nascita della camera ottica:

Watch video!