Il castello

Il castello

Il castello affascina da sempre chiunque… ammettiamolo.

Saranno le storie di draghi, fate, maghi, principesse… saranno i racconti storici realmente accaduti con guerre, tradimenti, massacri e fughe da passaggi segreti…

Ma il Castello per tutti noi non è solo  luogo fisico ma anche luogo della fantasia.

Torrechiara

Castelli scelti come simboli immortali (come quello di Neuschwanstein, simbolo di Walt Disney).

Neuschwanstein

Castelli in Italia ma anche all’estero.

Originali, costruiti quindi davvero nel medioevo…oppure totalmente falsi, costruiti su forme antiche ma con tecniche moderne nel 1800.

Piccoli, Grandi, fortificati, posti a difesa del territorio o solo con scopo abitativo…ne abbiamo di tutti i tipi.

Alcuni sono in pratica piccole città autonome.

Se ci pensate bene ognuno di noi è “signore del proprio castello” perché per tutti vale il detto “la mia casa è il mio castello”!

Da castrum originario (uno spazio chiuso e difeso circondato da mura), che a sua volta prende il nome dal castrum latino, “l’accampamento” militare, si evolverà nel corso dei secoli in residenza fortificata. Troviamo castelli inseriti nelle città ma più spesso in posizione rialzata, in collina, per avere una visione ottimale del nemico in caso di attacco (eh sì, il periodo che ci appare tanto affascinante e magico in realtà era…un periodaccio non troppo tranquillo).

Alcuni hanno un taglio più militare, hanno l’aria solida ma scomoda per viverci seppur in massima sicurezza, altri invece sono luoghi di delizie e non si fa fatica ad immaginarvi serate danzanti con musici e poeti.

Verrès

Gli spazi interni sono raramente “principeschi”, poche aperture quindi poca luce, ambienti piccoli (meglio ambiente piccolo al caldo che immenso ma al gelo), arredamenti ridotti ai minimi termini (cose utili e pratiche, tavoli e cassapanche, qualche baule da corredo e poco altro).

Soncino

Le strutture difensive meritano poi tutto un capitolo a parte: dalle mura (inizialmente in legno come gli edifici ricostruiti man mano in solida pietra), ai passaggi segreti (esistono realmente, pensate che ne ha tanti anche il castello Sforzesco, inaccessibili da quando han realizzato le varie metropolitane in zona), ai fossati, alle geniali invenzioni per trabocchetti o chiusure  quasi automatiche che bloccavano  il visitatore sgradito in uno spazio chiuso così da poterlo poi attaccare come un topo in trappola (magnificamente spietata l’entrata del castello di Verrès in Val d’Aosta).

E poi ci sono le curiosità…

Ma voi lo sapevate che in alcuni castelli esistevano già dei sistemi per le comunicazioni vocali, quasi dei moderni interfoni? E chi lo avrebbe mai immaginato che le guerre batteriologiche iniziarono proprio nei castelli avvelenando le fonti di acqua con animali morti che inevitabilmente avrebbero poi contaminato l’acqua indispensabile per la sopravvivenza ma ancor di più in caso di assedio?!

Altra piccola informazione scritta con un filino di orgoglio: la Lombardia è tra le regioni più ricche di Castelli e città fortificate! Già perché le terre di transito, congiunzione tra aree di confine e scambi culturali e commerciali sono sempre state ben protette da fortificazioni. Basti pensare al famoso Castello Sforzesco, ma anche alla Rocca di Soncino o a quella davvero da cartolina: la Scaligera a Sirmione.

Sirmione

La struttura del Castello è una continua scoperta: ecco perché l’ho scelto come tema per un corso di aggiornamento professionale che ora condivido con voi.

Nel file, che potete leggere o scaricare, troverete in modo più dettagliato tutto quello che vi ho appena accennato!

APRI IL CASTELLO PDF

Fenis

ah…ultimo ma non meno importante collegamento: QUI potete trovare i nostri esempi di castelli, copiati, immaginati e sognati…