App per cellulari!

App per cellulari!

Ebbene sì:  ho fatto anche la app per cellulari!

Ora non avete più scuse.

Non hai tempo? non hai voglia? sei stato assente proprio quando c’era lezione di arte e immagine? ti sei ricordato della verifica di storia dell’arte all’ultimo momento?

  • Scaricati la app da google play  (chiave di ricerca “proffrana” o “storia dell’arte”)
  • Ascoltala con attenzione
  • Butta anche un occhio alle immagini (ma mi raccomando…solo se sei seduto tranquillo eh!)
  • Prova a ricollegare quello che senti dal cellulare a quello che hai ascoltato durante le lezioni in classe: tanto son sempre io che parlo…e parlo e parlo…

Nel tuo cellulare ti comparirà il mio occhio (sì, certo, lo so, mette ansia…meglio così: io ti tengo d’occhio!)

Per ogni periodo artistico che faremo in classe…troverai una app completamente gratuita da scaricare (non ti consumerà troppo traffico, te lo prometto, sono al massimo 7mb -se poi la scaricherai dal wifi di casa non consumerai proprio traffico dal tuo cellulare-)

La sequenza dei riassunti vocali e delle pagine con le immagini segue il mio solito schema:

  1. Titolo periodo artistico con relative parole chiave
  2. Quadro generale
  3. Pittura
  4. Scultura
  5. Architettura

Spesso mi chiedete:

“Cosa ci guadagna prooooofff???!!!!”

e io rispondo sorridendo:

“Nulla economicamente, proprio nulla…ma vuoi mettere la soddisfazione di lavorare meglio rendendovi, magari chissà, questa materia che io amo immensamente…un pizzico più gradita!?”

Ah…tranquilli, non ci son virus…io ho curato solo testo/immagini/voce,  mentre alla parte tecnologica ha pensato il solito santomartire, mio marito!

 

Test autovalutazione: Arte mesopotamica

Test autovalutazione: Arte mesopotamica


Stai imparando a fare i test di autovalutazione…questo è davvero ridotto al minimo!

se ne sai da:

0-3 “capra!capra!capra!

4-5 “sei appena decente, non ti esaltare troppo”

6-8 “hai avuto più fortuna che anima!?”

9-10 “ma che te sei magnato un libro!?”

Se hai ancora dubbi…studia!

Lezione di Storia dell’Arte: Arte Mesopotamica

La maschera di carnevale

La maschera di carnevale

Del carnevale, dalla storia alla storia dell’arte, abbiamo già parlato…

Ora basta parlare, ora vediamo cosa sappiamo fare!

Abbiamo lavorato su immagini di fiori e di animali da ricalcare ma da personalizzare a nostro piacimento.

Il Carnevale

Il Carnevale

Il Carnevale è una festa conosciuta da tutti ma forse non tutti ne conoscono le origini…

Prende il nome dal latino “carnem levare” (eliminare la carne), pratica religiosa  della Quaresima che è poi la ricorrenza religiosa che segue il carnevale che si conclude, appunto, con una mega abbuffata, una Festa insomma!

Il Carnevale ha origini antichissime: i greci festeggiavano con i riti dionisiaci in onore del dio Dioniso, i romani facevano saturnali in onore del dio Saturno ma anche gli egizi avevano il loro carnevale…quello in onore della dea egizia Iside.

Le cerimonie carnevalesche hanno sempre una valenza purificatrice, festeggiare una volta l’anno per rigenerarsi e poter ricominciare al meglio la vita quotidiana.

“Semel in anno licet insanire” dicevano i romani. Letteralmente “una volta l’anno è lecito, giusto, impazzire” ed è un concetto che di volta in volta ci è stato proposto da diversi personaggi…serissimi; Seneca, Sant’Agostino, Orazio…

Durante queste feste infatti si poteva fare un po’ di tutto anche perché la maschera che copre il volto permette anche di non essere riconosciuti. Lo schiavo diventa padrone, le leggi non valgono più e  in Mesopotamia addirittura si poteva umiliare il re!

Il Carnevale è il momento di passaggio tra inferi e terra dei vivi, le anime tornano in vita attraverso le maschere e rendono soprannaturale chi le indossa (se ci vedete un collegamento con halloween non state certo sbagliando, anche questa festività ha un’origine religiosa e si colloca appena prima della festa di Ognissanti, religiosissima e serissima).

Uno dei Carnevali più famosi del mondo è quello veneziano che ha origine fin dal 1094 (esiste un documento del Doge Vitale Falier che parla proprio dei festeggiamenti prima della Quaresima). Famosissimo anche perché durava da ottobre alla Quaresima!

Nel 1700 l’artista che ha meglio rappresentato il periodo di carnevale a Venezia è stato Pietro Longhi.

L’opera è ambientata nel Ridotto di Ca’ Giustiniani a San Marco, l’unica casa da gioco autorizzata dal governo veneziano e aperta a tutti proprio nel periodo di carnevale. Questo luogo è stato spesso rappresentato da Longhi in varie scene forse proprio perché l’autore, incredibile indagatore  della vita quotidiana dei suoi contemporanei, vedeva in questo ambiente libero da regole e obblighi, un momento di folle libertà, di feste, di gioia…

Paragonava queste scene alle commedie di Goldoni (che lo conosceva e stimava pubblicamente) rappresentando i vari personaggi non tanto come persone reali ma quasi come se fossero maschere del teatro, attori che si fingono personaggi. Vuole rappresentare la realtà con vizi e virtù fissando sulla tela dei momenti, piccole fotografie fedeli di colori, vestiti, ambienti…

 

Molti artisti famosi si sono cimentati con la rappresentazione di maschere carnevalesche, da Bruegel a Cézanne, da Picasso a Gris a Chagall, da Renoir a Mirò.

 

Ah…sì sì… anche noi nel nostro piccolo abbiamo realizzato alcune  maschere di carnevale e non vediamo l’ora di mostrarvele!