Parlare di grandi Maestri e periodo artistici è parte integrante del mio lavoro. Amo la storia dell’arte.
Insegnare il valore del patrimonio artistico ad un ragazzino di 10,11,12,13… a volte 15 anni…spero possa in futuro fare di lui una persona adulta più consapevole, più attenta, più felice, con maggiori opportunità di lavoro anche…ma perché no…ma anche e soprattutto una persona educata alla Bellezza.
In parole povere…lavoro ora per non vedere adulti che si sbracheranno sopra a statue secentesche…o che incideranno il loro nome deturpando opere d’arte pregiate…o che, per souvenir, magari si porteranno a casa un “sassetto” che vuoi che sia…
i miei alunni saranno adulti migliori, per definizione.
ehm…o almeno lo spero.
io ci sto lavorando con fiducia eh…lo giuro!
Ho sempre fatto normali lezioni frontali…libro, spiegazioni, qualche immagine ingrandita recuperata da testi vari…
io parlo (recito, affabulo, annoio, ammorbo, a volte incuriosisco, spero ogni tanto di strappare anche qualche sana risata…) e loro, i miei 28 paia d’occhi medi per classe… mi fissano e prendono appunti.
Ma da quando son comparse le Lim… mi si è spalancato un nuovo mondo…
mai come in storia dell’arte vale il detto “un’immagine val più di mille parole”.
mi son così preparata di volta in volta dei mini riassunti in formato pdf da proiettare in classe.
Concetti ridotti all’osso, immagini caratteristiche per ogni artista e per ogni periodo artistico trattato.
La parte scritta è minima, lavoro con ragazzi della scuola media, la loro attenzione regge pochino, spesso hanno problemi di comprensione della lingua italiana…figuriamoci le loro espressioni di fronte a concetti troppo teorici o più simili a voli pindarici…Ho scelto definizioni scritte spero chiare, affiancate alla spiegazione verbale, accompagnate dalle immagini.
In caso di assenza è anche comodo per loro poter recuperare almeno questa parte di lezione teorica in rete e non dal quaderno di un compagno…
Ad ogni periodo artistico ho attribuito alcune parole chiave che poi saranno quelle stampate su di un particolare “strumento di tortura”, una sorta di ruota della (s)fortuna che utilizzo durante gli esami orali di terza media. I ragazzi girando la ruota e incrociando le dita…dovranno riconoscere il tal periodo artistico proprio attraverso le parole chiave dello “spicchio di ruota” selezionato dal caso.
Vi giuro…sembrerà una cattivera al limite del sadismo…ma ormai i ragazzi dei vari anni si “passanoparola” e vivono positivamente il momento di questa particolare lotteria artistica, quasi come se fosse un rito di passaggio…in fondo han capito che basta studiare e…tutto andrà per il meglio!
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