La nostra scuola in chiave espressionista!

La nostra scuola in chiave espressionista!

La nostra scuola in chiave espressionista, lo sappiamo bene, non sarebbe proprio tanto simile a quella reale… L’espressionismo nasce come contrapposizione al naturalismo e all’impressionismo. Ha origine da artisti come Van Gogh, Munch e Gauguin… Fauve, Die Brücke e Der blaue Reiter partono sì dall’osservazione della realtà ma ciò che ci mostrano è visto attraverso i loro occhi. Sguardi, anche dato il momento, non sempre sereni ma di sicuro impatto. Ho quindi proposto un lavoro che partiva proprio da questa domanda: Se tu fossi un pittore espressionista come rappresenteresti la tua scuola?

Ho proposto alcune immagini ma ho lasciato anche piena libertà di autonomia (qualcuno ha fatto le foto in prima persona a luoghi di fianco alla scuola).

Tecnica  libera (qualcuno ha scelto di fare un lavoro utilizzando la tavoletta grafica, alcuni hanno usato pennarelli, altri tempere, altri ancora pastelli a cera o matite colorate), unico obbligo: osare!

DECORAZIONE LIBERTY

DECORAZIONE LIBERTY

La decorazione Liberty, o  Art Nouveau… tipica del periodo della Belle Epoque… La ritroviamo un po’ ovunque: in architettura, nell’arredamento, nelle opere d’arte in vetro Tiffany  e  in tutto quanto veniva realizzato in questo periodo…compresi  i menu dei ristoranti eleganti dell’epoca. La linea curva, l’eleganza, la presenza di fiori (in Italia si chiamava proprio Stile Floreale), caratterizza tutta questa produzione. Donne bellissime rese famose, ad esempio, da   Alfonse Mucha che iniziò a lavorare realizzando i cartelloni per gli spettacoli dell’attrice Sara Bernhardt per passare poi a pubblicità di prodotti e marchi famosi ancora oggi (Nestlé, Moët & Chandon, biciclette, birre e biscotti ecc). Il lavoro proposto quindi è stato molto semplice: Realizza una cornice in stile Liberty e al posto di una lista di vini o pietanze…scrivici dentro ciò che preferisci (una poesia, un brano da portare agli esami, il testo della canzone del momento o anche solo un aforisma a te particolarmente gradito). Tecnica libera ma, possibilmente,  senza dimenticare le caratteristiche dell’epoca: colori brillanti e un contorno nero che diventa linea sinuosa (il colpo di frusta!)

Klee dalla poesia alla pittura e viceversa

Klee dalla poesia alla pittura e viceversa

Klee, artista poliedrico che noi conosciamo durante la sua attività alla scuola del Bauhaus, in realtà si occupava anche di musica e poesia. Esponente dell’arte astratta riesce a trasformare una sua poesia del 1918, scritta in tedesco, Dapprima innalzatosi dal grigiore della notte,  in un’opera dove il soggetto sono le lettere della poesia stessa e i colori con i quali la rappresenta:

Dapprima innalzatosi dal grigiore della notte
Poi pesante e prezioso
e reso forte dal fuoco
Di sera pervaso da Dio e curvato.
Infine etereo avvolto di blu,
si libra su campi innevati,
verso cieli stellati.
Paul Klee, Dapprima innalzatosi dal grigiore della notte, 1918

In qualche modo con  gli acquerelli, sottolinea la luce che corrisponde ai diversi momenti della poesia, ed ecco quindi toni cupi, tra grigio e blu, per le parole dedicate alla notte mentre quando cita il fuoco sceglie i colori più accesi come rossi e arancioni.

Anche Alighiero Boetti, artista visuale degli anni Ottanta fa una scelta simile, senza però dare sempre un senso alle sue lettere e alle sue parole… che accostate le une alle altre, colpiscono per i colori accesi dei suoi arazzi
Alighiero Boetti quello che non succede in mille anni succederà in un attimo, 1988

Noi, nel nostro piccolo, abbiamo puntato più al divertimento e spesso al nonsense, a volte son state riportate poesie e testi di autori famosi, in altri casi una frase del Gladiatore, oppure una frase palindroma o ancora un brano musicale…

Tecnica libera, unico obbligo:  rispettare l’idea iniziale di Klee! Un quadrato che viene diviso in altre forme geometriche dalla lettera che contiene e ogni singola forma deve avere un colore diverso. Ehm… vabbbbbbè qualcuno si è confuso ma il risultato finale è stato altrettanto interessante. In un unico caso l’ospirazione è stata decisamente la scelta di Boetti: lettere colorate su sfondo colorato e in un altro caso…abbuiamo sfruttato la scrittura degli ideogrammi cinesi, già graficamente affascinante, abbinandola al resto del testo. Insomma…non ci siamo fatti mancare nulla!